REVERIE FONDATORI IMPRESA SOCIALE SRL
PARM
(PIANO ANNUALE DI RISK MANAGEMENT)
1.PREMESSA
1.1 CONTESTO ORGANIZZATIVO
Le Comunità Reverie rispondono alle richieste di cura delle patologie psichiche in regime residenziale, semiresidenziale e domiciliare.
Tutte le comunità e i programmi terapeutici riabilitativi della Reverie agiscono in pool e operano nel campo della prevenzione, cura e riabilitazione di persone con gravi disagi psichici. Il loro modello terapeutico ed organizzativo, nato agli inizi degli anni '80 nello spirito della legge 180, è centrato su una modalità di trattamento multidisciplinare integrato.
Le Comunità Reverie aderiscono alla ANASCOP (Associazione Nazionale delle Strutture Comunitarie Psico-Socio-Terapeutiche).
La Reverie Fondatori Impresa Sociale s.r.l. gestisce due Comunità Terapeutiche e un Centro Diurno che ha avviato nel tempo e portato a compimento numerose esperienze di case famiglia e gruppi appartamento, concepite come modulazione dei processi di uscita e come preparazione al reinserimento territoriale.
Negli ultimi anni la Reverie attraverso il suo Centro Diurno ora in capo alla Reverie Fondatori, ha sviluppato anche un Programma di Assistenza Territoriale per quelle persone che, uscite dalle sue comunità, hanno deciso di risiedere nei pressi delle strutture terapeutiche per poter continuare ad utilizzare il sostegno e le risorse della Reverie.
Attualmente lo staff delle strutture federate si compone di circa 60 persone fra soci operatori in collaborazione professionale e consulenti che svolgono la loro attività professionale in favore di altrettanti utenti dei Servizi di Salute Mentale affidati in cura ai programmi.
La Mission
Al fine di definire con maggiore dettaglio gli scopi e le finalità delle strutture Reverie, riportiamo di seguito l’art. 4 dello Statuto Sociale della Reverie Comunità 1, i cui principi sono parte integrale degli statuti delle strutture federate (Reverie Comunità 1, Reverie Fondatori, Progetto Professionisti Reverie), che recita:
L’Associazione si propone come scopo principale lo studio e la ricerca applicata nel campo della terapia della sofferenza psichica nello spirito della legge 180/78 e successive norme statali e regionali che regolano la riforma psichiatrica. Per il raggiungimento dello scopo di cui sopra l’Associazione potrà:
STRUTTURA |
POSTI |
CT Capena (RM) via Passo Cavallone 4 |
18 posti accreditati + 2 posti autorizzati |
CT Capena (RM) via Morlupo 94 |
17 posti accreditati + 3 posti autorizzati |
CD Capena (RM) via Morlupo 94 |
8 posti accreditati + 8 posti autorizzati |
1.2 RELAZIONE CONSUNTIVA SUGLI EVENTI AVVERSI E SUI RISARCIMENTI EROGATI
Nell’anno 2020:
Tipo di evento N |
N° (e % sul totale degli eventi) |
Principali fattori causali/contribuenti |
Azioni di miglioramento |
Fonte del dato |
Near miss |
0 |
Strutturali (%) Tecnologici (%) Organizzativi (%) Procedure/Comunicazione (%) |
Strutturali (%) Tecnologici (%) Organizzativi (%) Procedure/Comunicazione (%) |
Sistemi di reporting (%) Sinistri (%) Emovigilanza (%) |
Eventi avversi |
0 |
|||
Eventi sentinella |
0 |
Anno |
N° sinistri |
Risarcimenti erogati |
2013 |
0 |
0 |
2014 |
0 |
0 |
2015 |
0 |
0 |
2016 |
0 |
0 |
2017 |
0 |
0 |
2018 |
0 |
0 |
2019 |
0 |
0 |
2020 |
0 |
0 |
1.3 DESCRIZIONE DELLA POSIZIONE ASSICURATIVA Nella tabella sottostante presentiamo i dati della posizione assicurativa dal 2015 a oggi.
Reverie Fondatori
Anno |
Polizza (scadenza) |
Compagnia assicurativa |
Premio netto |
franchigia |
Brokeraggio |
2016 |
30/04/2016 |
Groupama |
814,50 |
250 |
0 |
2017 |
30/04/2017 |
Groupama |
814,50 |
250 |
0 |
2018 |
30/04/2018 |
Groupama |
814,50 |
250 |
0 |
2019 |
30/04/2019 |
Groupama |
981 |
250 |
0 |
2020 |
30/04/2021 |
Groupama |
1200 |
|
0 |
2021 |
28/05/2022 |
Groupama |
3500 |
|
0 |
1.4 RESOCONTO DELLE ATTIVITÀ DEL PARM PRECEDENTE Nella tabella sottostante presentiamo le varie attività previste nel PARM per l’anno 2020, con indicazione della loro realizzazione ed eventuali criticità.
Obiettivo a. Diffondere la cultura della sicurezza delle cure. |
|
Attività |
Realizzata |
1. RIUNIONE DI EQUIPE SETTIMANALE 2h |
si |
CORSI SPECIFICI SULLA SICUREZZA (antincendio, BLSD) |
si |
Obiettivo b Migliorare l’appropriatezza assistenziale ed organizzativa, attraverso la promozione di interventi mirati al miglioramento della qualità delle prestazioni erogate e monitoraggio e/o contenimento degli eventi avversi. |
|
Attività |
Realizzata |
|
|
1. RIUNIONE DI EQUIPE SETTIMANALE 2h |
si |
2. Registro (monitoraggio giornalieri delle assunzioni) |
Si |
3 programma farmaci (gestisce archivio, segnala i farmaci in scadenza ecc.) |
Si |
4 supervisione mensile di ciascuna equipe delle comunità e del centro diurno |
si |
5. Incontri con supervisore esterno per lavorare sulla gestione dei rapporti gruppali |
si |
Obiettivo c) Favorire una visione unitaria della sicurezza, che tenga conto non solo del paziente, ma anche degli operatori e delle strutture. |
|
Attività |
Realizzata |
|
|
1. RIUNIONE DI EQUIPE SETTIMANALE 2h |
si |
2 supervisione mensile di ciascuna equipe delle comunità e trimestrale del centro diurno |
si |
3. Incontri con supervisore esterno per lavorare sulla gestione dei rapporti gruppali |
si |
azione |
Risk manager |
Direttore generale |
Direttore sanitario |
Responsabile del Presidio |
Strutture amministrative e tecniche di supporto |
Redazione parm e proposta di delibera |
R |
C |
C |
C |
- |
Adozione parm con delibera |
I |
R |
C |
C |
- |
Monitoraggio PARM |
R |
I |
C |
C |
C |
Legenda:
R – Responsabile
C – Coinvolto
I – Interessato
Le Strutture Reverie, in ordine ai Parm, perseguono i seguenti 4 obiettivi strategici:
Nella tabella sottostante presentiamo le attività previste per il raggiungimento di ognuno dei 4 obiettivi.
Obiettivo a) diffondere la cultura della sicurezza delle cure |
|
Attività 1 – RIUNIONE DI EQUIPE SETTIMANALE |
|
Indicatore – esecuzione settimanale come da report in |
|
Standard - SI |
|
Fonte – Responsabile del Presidio |
|
Matrice delle responsabilità |
|
Azione |
Responsabile di Struttura |
Esecuzione |
R |
Obiettivo a) diffondere la cultura della sicurezza delle cure |
|
Attività 2 – CORSI SPECIFICI SULLA SICUREZZA: 2018 Corso sulla sicurezza Aziendale (evacuazione, vie di fuga, estintori) |
|
Indicatore – esecuzione di almeno una edizione del corso entro il 31/12/2020 |
|
Standard - SI |
|
Fonte – Direzione Aziendale |
|
Matrice delle responsabilità |
|
Azione |
Direzione Aziendale |
Progettazione del corso |
R |
Accreditamento del corso |
R |
Esecuzione del corso |
R |
Obiettivo b) Migliorare l’appropriatezza assistenziale ed organizzativa, attraverso la promozione di interventi mirati al miglioramento della qualità delle prestazioni erogate e monitoraggio e/o contenimento degli eventi avversi. |
|
Attività 1 Registro (monitoraggio giornalieri delle assunzioni dei farmaci) |
|
Indicatore – Registro giornaliero cartaceo assunzioni dei farmaci |
|
Standard - SI |
|
Fonte – Responsabile del Presidio |
|
Matrice delle responsabilità |
|
Azione |
Direzione di Struttura |
Esecuzione |
R |
Obiettivo b) Migliorare l’appropriatezza assistenziale ed organizzativa, attraverso la promozione di interventi mirati al miglioramento della qualità delle prestazioni erogate e monitoraggio e/o contenimento degli eventi avversi. |
|
|
Attività 2 programma farmaci (gestisce archivio, segnala i farmaci in scadenza ecc.) |
|
|
Indicatore – Attività infermiere |
|
|
Standard - SI |
|
|
Fonte – Responsabile del Presidio |
|
|
Azione |
Direzione di Struttura |
|
Esecuzione |
R |
|
Obiettivo b) Migliorare l’appropriatezza assistenziale ed organizzativa, attraverso la promozione di interventi mirati al miglioramento della qualità delle prestazioni erogate e monitoraggio e/o contenimento degli eventi avversi. |
|
|
Attività 3 – RIUNIONE DI EQUIPE SETTIMANALE 2 ore |
|
|
Indicatore – esecuzione settimanale come da verbali assemblee di struttura. |
|
|
Standard - SI |
|
|
Fonte – Responsabile del Presidio e verbali assemblee di struttura. |
|
|
Matrice delle responsabilità |
|
|
Azione |
Responsabile di Struttura |
|
Esecuzione |
R |
|
Obiettivo b) Migliorare l’appropriatezza assistenziale ed organizzativa, attraverso la promozione di interventi mirati al miglioramento della qualità delle prestazioni erogate e monitoraggio e/o contenimento degli eventi avversi. |
|
|
Attività 4 – Progettazione ed esecuzione di almeno una edizione di un “corso base di Gestione del Rischio Clinico” |
|
|
Indicatore – esecuzione di almeno una edizione del corso entro il 31/12/2019 |
|
|
Standard - SI |
|
|
Fonte – Direzione Aziendale |
|
|
Matrice delle responsabilità |
|
|
Azione |
Direzione Aziendale |
|
Progettazione del corso |
C |
|
Esecuzione del corso |
R |
C |
Obiettivo b) Migliorare l’appropriatezza assistenziale ed organizzativa, attraverso la promozione di interventi mirati al miglioramento della qualità delle prestazioni erogate e monitoraggio e/o contenimento degli eventi avversi. |
|
|
Attività 5 Supervisione mensile delle équipes da Supervisore esterno (3 ore al mese) |
|
|
Indicatore – Registro presenze e fatturazione |
|
|
Standard - SI |
|
|
Fonte – Responsabile del Presidio |
|
|
Matrice della responsabilità |
|
|
Azione |
Responsabile di Struttura |
|
Esecuzione |
R |
|
Obiettivo b) Migliorare l’appropriatezza assistenziale ed organizzativa, attraverso la promozione di interventi mirati al miglioramento della qualità delle prestazioni erogate e monitoraggio e/o contenimento degli eventi avversi. |
|
|
Attività 6 Incontri con supervisore esterno per lavorare sulla gestione dei rapporti gruppali |
|
|
Indicatore – Registro presenze e fatturazione |
|
|
Standard - SI |
|
|
Fonte – Responsabile del Presidio |
|
|
Matrice della responsabilità |
|
|
Azione |
Responsabile di Struttura |
|
Esecuzione |
R |
|
Obiettivo c) Favorire una visione unitaria della sicurezza, che tenga conto non solo del paziente, ma anche degli operatori e delle strutture. |
|
|
Attività 1 – RIUNIONE DI EQUIPE SETTIMANALE 2 ore |
|
|
Indicatore – esecuzione settimanale come da verbali assemblee di struttura. |
|
|
Standard - SI |
|
|
Fonte – Responsabile del Presidio e verbali assemblee di struttura. |
|
|
Matrice delle responsabilità |
|
|
Azione |
Responsabile di Struttura |
|
Esecuzione |
R |
|
Obiettivo c) Favorire una visione unitaria della sicurezza, che tenga conto non solo del paziente, ma anche degli operatori e delle strutture. |
|
|
Attività 2 Supervisione mensile delle équipes (3 ore al mese) |
|
|
Indicatore – Registro presenze e fatturazione |
|
|
Standard - SI |
|
|
Matrice delle responsabilità |
|
|
Azione |
Responsabile di Struttura |
|
Esecuzione |
R |
|
Obiettivo c) Favorire una visione unitaria della sicurezza, che tenga conto non solo del paziente, ma anche degli operatori e delle strutture. |
|
|
Attività 3 Incontri con supervisore esterno per lavorare sulla gestione dei rapporti gruppali |
|
|
Indicatore – Registro presenze e fatturazione |
|
|
Standard - SI |
|
|
Fonte – Responsabile del Presidio |
|
|
Matrice delle responsabilità |
|
|
Azione |
Responsabile di Struttura |
|
Esecuzione |
R |
R – Responsabile C – Coinvolto
I – Interessato
Il Piano Annuale di Risk Management (PARM) verrà diffuso a livello Aziendale mediante:
Sanitarie e Ospedaliere della Regione Lazio 0014; Obiettivi 2015 Rischio Clinico Regione Lazio;
Regionale Rischio Clinico ai sensi della L. 24/2017”;
Roma, 25 agosto 2020
Programmi residenziali e semi residenziali psico-socio-terapeutici
MODELLO 231
modello di organizzazione, gestione e controllo
ex D. lgs.vo 231/2001
Aggiornato al 10/03/2022
A - PARTE GENERALE
3.1 Stato delle procedure e obbiettivi perseguiti con l’adozione del modello
3.2 Oggetto e scopo del modello
3.3 La costruzione del modello e i suoi principi ispiratori
4.1 Nomina, durata e sostituzione dei membri dell’OdV
4.2 Compenso e capacità di spesa dell’OdV
4.3 Regole di funzionamento e convocazione dell’OdV
4.4 Funzioni e Poteri dell’OdV
4.5 I flussi informativi e le segnalazioni da parte dell’OdV e le relazioni con gli organi
sociali
4.6 I flussi informativi e le segnalazioni nei confronti dell’OdV
4.7 registro delle attività – libro delle riunioni dell’OdV – raccolta e conservazione
delle informazioni
5.1 Misure nei confronti dei consiglieri, dei membri del comitato esecutivo
7.1 Diffusione e informazione sul modello
7.2 Formazione sul modello
B - PARTE SPECIALE
9.1Principi di comportamento
9.2 Aree sensibili
9.3 Procedure per il regolare svolgimento dell’attività aziendale e prevenzione
10.1 Principi di comportamento
10.2 Aree sensibili
10.3 Procedure per il regolare svolgimento dell’attività aziendale e specifiche di prevenzione
prevenzione
ILLECITA
prevenzione
14.1 Reati applicabili
14.2 Aree sensibili
14.3 PROTOCOLLI GENERALI DI PREVENZIONE
14.4 Sistema di gestione della qualità
PARTE GENERALE
1 - GLOSSARIO DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI
Si fornisce qui di seguito la definizione dei principali termini utilizzati nel Modello di Organizzazione Gestione e Controllo della Reverie Fondatori Impresa Sociale srl di seguito denominata “Reverie”.
Modello: si intende il complesso dei principi di comportamento e delle procedure operative ad essi ispirate, adottati dalla Reverie al fine di prevenire la commissione dei reati, così come previsto dagli art. 6 e 7 del D. Lgs. 231/2001, ad integrazione degli strumenti Organizzativi e di Controllo vigenti nell'Ente (Organi Statutari, Codice Etico, Manuale Gestionale ed Operativo Organigrammi, Documenti di Valutazione dei Rischi, Documento Programmatico sulla Sicurezza). Il Modello prevede, inoltre, l'individuazione dell'Organismo di Vigilanza, nonché delle funzioni ad esso attribuite e la definizione del sistema sanzionatorio e dell’attività di formazione relativa al D.Lgs. 231/2001 e alle direttive in esso contenute.
Soggetti apicali: si intendono tutti i soggetti che rivestono, anche di fatto, funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell’Ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia funzionale e/o finanziaria.
Pubblico ufficiale: si intende ogni soggetto che esercita una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa. È pubblica la funzione amministrativa disciplinata dal diritto pubblico e da atti autorizzativi e caratterizzata dalla formazione e dalla manifestazione della volontà della Pubblica Amministrazione o dal suo svolgersi per mezzo di poteri autorizzativi o certificativi.
Pubblica Amministrazione o P.A.: si intende qualsiasi Ente pubblico, agenzia amministrativa indipendente, persona, fisica o giuridica, che agisce in qualità di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, ovvero in qualità di membro di organo delle Reverie, di funzionario delle Reverie.
Processi sensibili: si intende ogni processo dell’attività aziendale in relazione al quale si ritiene possibile la commissione dei reati sanzionati dal D. Lgs. 231/2001.
Procedure: si intende l’insieme di regole e protocolli formalizzati per l’esecuzione di determinate operazioni e processi aziendali. Tali regole sono elencate per ciascuna area di rischio/reato individuata nel Modello ex D.Lgs. 231/2001 e costituiscono parte integrante dello stesso.
Reati Rilevanti: Reati espressamente contemplati dal D.Lgs. 231/2001.
Soggetti obbligati: si intendono tutti i soggetti a cui è rivolto il Modello, e più precisamente i Soci, gli Amministratori, i Sindaci, i Direttori, i Medici, i Dipendenti, i Collaboratori, i Consulenti e le parti interessate in generale.
Tracciabilità: si intende l’aspetto procedurale che prevede la dimostrazione, attraverso precise tracce documentali, dello svolgimento di un certo evento aziendale o di un processo decisionale.
Organismo di Vigilanza: si intende l’Organismo che, nell’ambito dell’applicazione del Modello, ha il compito di vigilare (i) sull’osservanza delle prescrizioni del Modello (in relazione alla prevenzione e di difesa dalle diverse tipologie di reato contemplate nel Decreto); (ii) sull’efficacia del Modello in relazione alla struttura aziendale e all’effettiva capacità di prevenire la commissione dei reati; (iii) sulla irrogazione delle sanzioni interne, nel caso in cui vi sia stata violazione, da parte dei soggetti interessati, delle regole fissate nel Modello stesso; (iv) sulla pianificazione e lo svolgimento di un’adeguata attività di formazione, nonché (v) sull’opportunità di aggiornamento del Modello stesso, ogniqualvolta si ravvisino esigenze di modifica dello stesso, in relazione all’introduzione di nuove fattispecie di reato nel perimetro di applicazione del D.Lgs. 231/2001 e/o alle mutate condizioni ambientali e/o a nuovi orientamenti della best practice.
Nella parte che segue e nelle Procedure allegate, saranno utilizzate le seguenti abbreviazioni:
OdV: si intende l’Organismo di Vigilanza della Reverie
Consiglio di Amministrazione o CdA o Delibera Dirigenziale: si intende il Consiglio di Amministrazione della Reverie o la Delibera Dirigenziale dell'Amministratore Unico della Reverie.
Presidente: si intende il Presidente della Reverie o l'Amministratore Unico della Reverie Fondatori Impresa Sociale srl.
Soci: si intendono i soci della Reverie.
DS: si intendono i Direttori Sanitari della Reverie
Decreto o D.Lgs. 231/2001: si intende il Decreto Legislativo 8 Giugno 2001, n. 231, integrato con gli aggiornamenti sino ad oggi intervenuti.
SSR: si intende il Servizio Sanitario Regionale.
SSN: si intende il Servizio Sanitario Nazionale.
2 - IL DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001 N. 231
Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 ha introdotto la disciplina della responsabilità delle persone giuridiche e degli enti anche senza personalità giuridica per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato commessi a vantaggio anche non esclusivo della società o dell’ente da soggetti che ricoprono una posizione apicale all’interno della società (rappresentanti, direttori, amministratori) o dai soggetti ad essi sottoposti.
Nel suo testo originario il Decreto prevedeva la responsabilità delle persone giuridiche e degli enti in relazione ai seguenti reati contro la Pubblica Amministrazione (art. 24 e art. 25 del Decreto):
Successivamente alla sua entrata in vigore, l’ambito di applicazione del D.Lgs. 231/2001 ha subito rilevanti estensioni, includendo tra i reati che determinano la responsabilità delle persone giuridiche e degli enti le seguenti ulteriori fattispecie:
25 decies D.lgs. 231/2001)
La persona giuridica può essere ritenuta responsabile e, quindi, sanzionata patrimonialmente, in relazione alle predette fattispecie di reato che si suppone siano state commesse a suo vantaggio o nel suo interesse dagli amministratori, dai dipendenti, dai collaboratori ovvero da chiunque agisca in sua rappresentanza.
I presupposti affinché un ente possa incorrere nella descritta responsabilità risultano essere:
che una persona fisica - la quale si trova, rispetto all’ente, in una delle relazioni previste dall’art. 5 del Decreto (soggetti in posizione apicale o sottoposti) - commetta uno dei reati suddetti previsti dal D.Lgs. 231/01;
Per quanto riguarda il primo aspetto, il D.Lgs. 231/2001 individua con l’art. 5 – rubricato “Responsabilità dell'ente” - due tipologie di soggetti i quali, qualora dovessero commettere nell’interesse o a vantaggio dell’ente uno dei reati sopra evidenziati, potrebbero determinare la responsabilità a carico dell’ente stesso.
Secondo il dettato della citata norma, “l’ente è responsabile per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio:
Tuttavia, “l’ente non risponde se le persone innanzi indicate hanno agito nell’interesse esclusivo proprio o di terzi”.
La prima delle descritte figure (soggetti in posizione apicale) ricomprende il Presidente, gli amministratori, i direttori generali, i direttori dei Programmi, i direttori sanitari, gli Aiuto Responsabili, i Responsabili delle Unità Operative/Servizi.
“Soggetti all’altrui direzione” (soggetti sottoposti) possono invece essere chiunque si trovi ad operare internamente all’ente in una posizione anche non formalmente inquadrabile in un rapporto di lavoro dipendente, purché sottoposti alla direzione o alla Vigilanza altrui (es. psicologi, medici, operatori socio sanitari, educatori, infermieri liberi professionisti e/o consulenti esterni).
La sola esistenza di uno dei rapporti innanzi descritti in capo all’autore del reato non è sufficiente di per sé a far sorgere la responsabilità in capo alla persona giuridica. Occorre anche che il reato sia stato commesso nell’interesse o a vantaggio della medesima. Pertanto, l’ente risponde del reato qualora il suo autore lo abbia commesso con l’intenzione di perseguire un interesse esclusivo e/o concorrente dell’ente stesso, ovvero qualora il reato si riveli comunque vantaggioso per quest’ultimo.
Tuttavia, la responsabilità dell’ente deve ritenersi esclusa qualora risultasse che l’autore del reato abbia agito per il perseguimento di un interesse esclusivamente proprio.
Il decreto prevede l’adozione di un modello organizzativo quale condizione di possibile esclusione della responsabilità amministrativa.
L’ art. 7, 1° e 2° comma del D. Lgs. 231/2001 - rubricato “Soggetti sottoposti all'altrui direzione e modelli di organizzazione dell'ente” - statuisce che “nel caso previsto dall'articolo 5, comma 1, lettera b), l'ente è responsabile se la commissione del reato è stata resa possibile dall'inosservanza degli obblighi di Direzione o Vigilanza o delle direttive assembleari o delle determine del CdA o delle determine dirigenziali.
In ogni caso, è esclusa l'inosservanza degli obblighi di direzione o vigilanza se l'ente, prima della commissione del reato, ha adottato ed efficacemente attuato un Modello di organizzazione, gestione e controllo, idoneo a prevenire reati della specie di cui verificatosi”.
In relazione alla natura e alla dimensione dell’organizzazione, nonché al tipo di attività svolta, il Modello prevede misure idonee a garantire lo svolgimento dell’attività nel rispetto della legge e a scoprire ed eliminare tempestivamente situazioni di rischio (art. 7, 3° comma D. Lgs. 231/2001).
Gli artt. 6 e 7 del Decreto offrono, infatti, all’ente una forma di esonero dalla propria responsabilità, disciplinando le condizioni al verificarsi delle quali l’ente non risponde del reato commesso dai soggetti individuati dall’art. 5.
Introducendo un’inversione dell’onere della prova, l’art. 6 del D.Lgs. 231/2001 - rubricato “Soggetti in posizione apicale e modelli di organizzazione dell'ente” – prevede che “se il reato è stato commesso dalle persone indicate nell'articolo 5, comma 1, lettera a), l'ente non risponde se prova che:
Ai fini della loro idoneità, i suddetti Modelli devono rispondere, “in relazione all’estensione dei poteri delegati e al rischio di commissione dei reati alle seguenti esigenze:
Ai sensi dell’art. 7, 4° comma D. Lgs. 231/2001, “l’efficace attuazione del modello richiede:
3 - ADOZIONE DEL MODELLO EX D.LGS. 231 DEL 2001.
3.1 STATO DELLE PROCEDURE E OBIETTIVI PERSEGUITI CON L’ADOZIONE DEL MODELLO
La Reverie Fondatori Impresa Sociale srl gestisce un Centro Diurno autorizzato e accreditato dalla Regione Lazio e due Comunità terapeutiche-riabilitative (SRTR-e) che erogano in forma integrata con il SSR attività di terapia, cura e riabilitazione estensiva in regime residenziale, coerentemente con le norme nazionali e regionali e gli indirizzi della Regione Lazio.
I presidi della Reverie Fondatori sono pertanto soggetti a controlli e verifiche da parte della Regione e delle ASL, a cui spetta il compito di stabilire le modalità di valutazione delle strutture, delle procedure e dei requisiti di qualificazione e accreditamento, nonché di verificare i risultati prodotti in termini di qualità e di appropriatezza delle metodologie applicate.
L’assoggettamento al regime dell’accreditamento con il SSR e la conseguente necessità di rispettare i requisiti previsti hanno fatto sì che la Reverie si fosse già dotata da anni di un complesso di strutture, di strumenti di controllo e di procedure interne che costituiscono un efficace presidio per la prevenzione di alcuni dei reati inclusi nel perimetro del D.Lgs. 231/01.
La Reverie, promuove e consolida al proprio interno una cultura di trasparenza, integrità, correttezza, efficienza, democrazia e controllo democratico nell’esercizio delle proprie attività, nella convinzione che l’assoluto rispetto di questi valori rappresenti una premessa indispensabile ai fini del raggiungimento degli obiettivi sociali.
Conseguentemente, nell’ottica di predisporre una ancor più efficiente attività di controllo e di monitoraggio di tutti i processi sensibili, la Reverie ha avviato nel corso degli anni le ulteriori attività propedeutiche all’adozione e all’implementazione, all’interno della struttura, di un modello organizzativo specificatamente aderente alle disposizioni del D.Lgs. 231/01 quali, in particolare:
Il gruppo di lavoro appositamente costituito dalla Reverie ha pertanto provveduto (i) all’analisi delle procedure e del sistema dei controlli già esistenti, (ii) alla revisione e integrazione delle procedure interne per renderle più incisive, più chiare ed organizzate, (iii) alla previsione di un Organismo di Vigilanza e di un sistema sanzionatorio più efficace e stringente e (iv) all’elaborazione del suo specifico modello organizzativo adeguandolo al D.Lgs. 231/01.
3.2 OGGETTO E SCOPO DEL MODELLO
La Reverie nell’intento di assicurare, a tutela della propria posizione e immagine, condizioni di correttezza, integrità e trasparenza nella conduzione delle proprie attività, ha ritenuto, come già anticipato, di attuare un programma di analisi dei propri strumenti organizzativi, di gestione e di controllo, di verificare la corrispondenza delle procedure aziendali già esistenti alle finalità previste dal Decreto e di procedere all’attuazione del modello rigorosamente secondo i dettami delle Norme che regolano il settore e al Decreto l.vo 231.
Tale iniziativa è stata assunta nella convinzione che il modello stesso – che riassume ed integra l’insieme di regole e procedure interne già presenti e che saranno successivamente introdotte - possa costituire un valido e più efficace strumento di sensibilizzazione nei confronti di tutti coloro che operano nella Reverie Fondatori, affinché si attengano, nell’espletamento delle proprie attività, a comportamenti corretti, trasparenti e lineari, tali da prevenire il rischio di compimento dei reati contemplati nel Decreto.
Al termine dell’attività di mappatura delle aree/attività a rischio reato ex D.Lgs. 231/2001 sono stati individuati i criteri generali che hanno poi ispirato l’elaborazione del presente documento.
Tali criteri principalmente consistono:
In questo ambito, si richiamano di seguito i principali presidi della Reverie ai quali il Modello fa riferimento:
* Regolamento Interno ex protocollo di intesa di tutti coloro che prestano la loro collaborazione professionale nei programmi della Reverie;
Si consideri, peraltro, che il sistema di regole e procedure interne attualmente esistenti ed adottate, nonché quelle in corso di perfezionamento in continuità operativa, per la prevenzione dei reati ex D.Lgs. 231/2001, riepilogate nella parte speciale e nell’Appendice del presente Modello alla quale si rimanda, sono strumento necessario per il buon funzionamento del Modello stesso, e ne costituiscono, pertanto, una parte fondamentale.
Particolare rilevanza assume la normativa interna disciplinante le attività a rischio di reato ai sensi del D. Lgs. 231/2001, con particolare riferimento agli aspetti attinenti alla:
Il Modello si propone, mediante l’individuazione delle attività “sensibili” a rischio di reato e la definizione delle relative procedure operative, di perseguire le seguenti finalità:
In tale ottica, il Modello presuppone:
3.3 LA COSTRUZIONE DEL MODELLO E I SUOI PRINCIPI ISPIRATORI
Nel corso del 2017 la Reverie ha avviato le attività per la predisposizione del Modello di cui agli artt. 6 e 7 del Decreto.
A tale scopo è stata svolta una serie di attività propedeutiche, suddivise in differenti fasi e dirette alla costruzione di un sistema sociale e relazionale che di per sé facilita la prevenzione e gestione dei rischi, in linea con le disposizioni della Legge.
Per la suddetta attività, la Reverie, ha destinato risorse umane interne ed esterne che, ai fini dell’espletamento dell’incarico, si sono riferiti
- al quadro normativo nazionale e regionale di riferimento,
- ai Regolamenti, alle raccomandazioni emanate dalle varie Autorità di Controllo,
- alle indicazioni delle diverse associazioni di categoria,
- alle linee guida della best practices ed anche alla giurisprudenza sino ad ora esistente,
- al D Lgs. 231/2001 (integrato degli aggiornamenti ad oggi intervenuti),
A completamento di tali attività, è stato elaborato il presente Modello applicativo al Decreto 231 che come di seguito strutturato va ad integrare il corpo del Modello generale:
- Parte Generale, relativa al funzionamento dell’Organismo di Vigilanza, ai Flussi informativi e alle segnalazioni da parte e verso tale Organismo, al Sistema Disciplinare, alla Diffusione ed alla Formazione sul Modello stesso.
- Parte Speciale, contenente la “sintesi” delle attività a rischio, i relativi presidi organizzativi.
- Appendice, con un focus sulla tipologia di controllo volto a prevenire la commissione dei reati sulla compilazione delle cartelle cliniche.
La redazione del presente Modello recepisce ed integra i criteri ispiratori individuati: dalle Linee Guida per l’adozione del modello organizzativo e gestionale ai sensi del D.Lgs. 231/01”.
Il presente Modello rappresenta un “atto di emanazione dell’organo dirigente”, ai sensi dell’art. 6, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 231/01 e, in quanto tale, le eventuali successive modifiche strutturali sono demandate all’approvazione dell’Assemblea della Reverie Fondatori.
4- L’ORGANISMO DI VIGILANZA
Ai sensi del D. Lgs. 231/2001, il compito di vigilare sul funzionamento, sull’efficacia e sull’osservanza del Modello 231, nonché di curarne il costante e tempestivo aggiornamento è assegnato ad un apposito Organismo di Vigilanza (OdV), dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo (art. 6, 1° comma, lett. b).
Tale Organismo deve ispirare la propria azione ai seguenti principi:
L’OdV quindi dovrà:
4.1 NOMINA, DURATA E SOSTITUZIONE DEI MEMBRI DELL’OdV
L’Organismo di Vigilanza della Reverie Fondatori Reverie è un organo composto da uno o più membri esterni alla Reverie Fondatori, scelto su decisione dell’Assemblea, selezionato in base ai requisiti di competenza e comprovata esperienza in merito ai compiti assegnati all’OdV;
l’Organismo ha garanzia di autonomia ed indipendenza.
Tenendo conto che nella Reverie Fondatori il Presidente è rappresentante legale e risponde personalmente di fronte a terzi ed in giudizio di tutte le obbligazioni civili e penali della Reverie, lo stesso, che non può fare parte dell'Organo di Vigilanza, richiede e si aspetta dallo stesso Organo la sorveglianza accurata a protezione di queste sue esposizioni amministrative, civili e penali.
Il membro esterno dell’OdV viene nominato dall’Assemblea della Fondatori e deve garantire il rispetto dei seguenti requisiti:
Ciascun membro esterno dell’Organismo di Vigilanza eletto deve, al momento dell’accettazione dell’incarico, rilasciare formale dichiarazione di sussistenza, in capo alla propria persona, dei sopra indicati requisiti di onorabilità, autonomia e indipendenza.
La Fondatori deve garantire autonomia e indipendenza del rappresentante esterno all’Organismo di Vigilanza attraverso:
- la dotazione di strumenti idonei per poter svolgere l’attività, anche avvalendosi, se del caso, di ausili specializzati esterni.
È rimessa all’Assemblea della Fondatori la responsabilità di valutare periodicamente l’adeguatezza della funzione del membro esterno all'Organismo di Vigilanza, in termini di struttura organizzativa e di poteri conferiti, apportando, mediante delibera consiliare, tutte le modifiche e/o integrazioni ritenute necessarie. In particolare:
Il membro dell’Organismo decade in caso di perdita dei requisiti di eleggibilità, onorabilità, professionalità e indipendenza; egli deve comunicare tempestivamente al Presidente della Fondatori e agli altri componenti l’eventuale perdita dei requisiti;
1 A tale riguardo, si precisa che costituiscono cause di ineleggibilità:
-essere indagato ovvero l’aver riportato una condanna, anche non a titolo definitivo, per uno dei reati previsti dal D. Lgs. 231/01;
- le circostanze di cui all’art. 2382 del Codice Civile e, più precisamente, l’essere “interdetto, inabilitato, fallito o condannato ad una pena che importa l’interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici o l’incapacità ad esercitare uffici direttivi.”;
- l’aver subito l’adozione di misure di prevenzione da parte dell’Autorità Giudiziaria, salvo il successivo ottenimento della completa riabilitazione;
-la sentenza di condanna, passata in giudicato, per i reati previsti in materia bancaria, finanziaria e tributaria e contro la P.A., la fede pubblica, il patrimonio, l’ordine pubblico e l’economia pubblica.
La rinuncia di uno o più membri può essere esercitata in qualsiasi momento tramite comunicazione al Presidente della Reverie e agli altri componenti.
4.2 COMPENSO E CAPACITÀ DI SPESA DELL’OdV
Il compenso per il rappresentante l’Organismo di Vigilanza, è fissato dall’Assemblea. L’Organismo deve essere anche dotato di autonoma capacità di spesa, a valere sul budget inserito fra le poste del Bilancio annuale assegnatogli dall’Assemblea su proposta dell’OdV stesso, commisurata con i compiti da svolgere; tale capacità potrà essere esercitata per le esigenze derivate dall’espletamento dei compiti assegnati ed ogni qualvolta l’Organismo decida di avvalersi di servizi o di professionisti esterni al fine di vigilare sul funzionamento, l’efficacia e l’osservanza del Modello, nonché di curarne il costante e tempestivo aggiornamento, nell’ambito dell’attuazione delle disposizioni di cui al D. Lgs. 231/2001.
4.3 REGOLE DI FUNZIONAMENTO E CONVOCAZIONE DELL’OdV
Tenendo quindi presente l'evidenziato dell'ultimo comma del precedente paragrafo, l’Organismo di Vigilanza una volta costituito, provvede a dotarsi di proprie regole di organizzazione e funzionamento che integrano il presente Modello 231.
L’Organismo si riunisce, su convocazione del suo Presidente, e con la partecipazione dei membri esterni, con cadenza almeno semestrale; se necessario, può programmare verifiche più frequenti e suoi membri interni possono partecipare alle riunioni dell’Assemblea quando interessati dagli ODG. Le convocazioni del OdV nel suo assetto formale potranno essere espletate mediante l’invio di un fax o di un messaggio di posta elettronica o altro se funzionale.
La convocazione formale del OdV deve indicare l’ordine del giorno, ovvero i temi su cui l’OdV è chiamato a pronunciarsi nel corso della riunione.
L’Organismo formale potrà essere convocato in qualsiasi momento con congruo preavviso dall’Assemblea o dal Presidente del CDA per riferire in merito al funzionamento del Modello o a situazioni specifiche.
Per la validità delle sedute è richiesto l’intervento della maggioranza dei membri in carica, anche a mezzo di videoconferenza o di altri mezzi di comunicazione a distanza.
In caso di assenza o impedimento, il Presidente è sostituito dal componente dell’Organismo più anziano di età.
Le decisioni vengono assunte a maggioranza dei presenti.
Le funzioni di segretario sono esercitate da uno dei membri interni all’OdV, salvo diversa disposizione. Il segretario redige il verbale di ciascuna seduta, che sottoscrive insieme al Presidente (anche in caso di riunione svolta per video conferenza o altri mezzi di comunicazione a distanza, in qual caso la firma sarà successiva). Nel caso di Organismo Monocratico, la funzione di Segretario viene svolta dallo stesso Presidente o in caso di richiesta da parte del Presidente, verrà espletata da personale messo a disposizione dalla Reverie.
Il segretario custodisce i verbali delle riunioni dell’OdV e quando autorizzato permette l'accesso agli stessi. Salvo diversa disposizione risultante dal verbale, il Segretario cura il buon esito delle comunicazioni e delle operazioni che derivano dalle decisioni assunte dall’OdV.
Per un miglior coordinamento delle attività di vigilanza e per un più efficace scambio di informazioni, alle riunioni dell’Organismo, possono essere invitati quando di loro interesse o pertinenza, anche il Presidente, il Direttore Sanitario, i responsabili delle Unità Operative/Servizi ed almeno una volta l’anno deve essere invitato il Responsabile della Sicurezza.
Annualmente, in concomitanza con l’approvazione del bilancio sociale, l’Organismo di Vigilanza redige una Relazione che consegna all’Assemblea per il tramite del Presidente del CdA che deve:
4.4 FUNZIONI E POTERI DELL’ OdV
All’Organismo di Vigilanza è attribuito il compito di vigilare con autonomi poteri di controllo e iniziativa:
4.5 FLUSSI INFORMATIVI E LE SEGNALAZIONI DA PARTE DELL’OdV E LE RELAZIONI CON GLI ORGANI SOCIALI
È compito dell’Organismo assicurare adeguati flussi informativi verso il Presidente della Reverie Fondatori mediante la presentazione della Relazione Annuale, che dovrà contenere informazioni:
Gli incontri con gli Organi Sociali cui l’OdV riferisce devono essere verbalizzati e copia dei verbali deve essere custodita dall’OdV e dagli organismi di volta in volta coinvolti.
L’Assemblea, il Presidente hanno la facoltà di convocare in qualsiasi momento con congruo preavviso l’OdV il quale, a sua volta, ha la facoltà di richiedere, attraverso le funzioni o i soggetti competenti, la formale convocazione dei predetti organi per motivi urgenti.
4.6 I FLUSSI INFORMATIVI E LE SEGNALAZIONI NEI CONFRONTI DELL’OdV
L’Organismo di Vigilanza ha il compito di monitorare, le operazioni potenzialmente sensibili e di predisporre un efficace sistema di comunicazione interno per consentire la trasmissione e la raccolta di notizie rilevanti ai sensi del D.Lgs. 231/2001, il quale prevede, all’art 6, comma 2, lettera d), al fine di favorire il corretto espletamento dei compiti ad esso assegnati, l’obbligo di informazione verso l’OdV da parte dei Destinatari del Modello.
Le segnalazioni verso l’OdV riguardano tutte le violazioni del Modello delle quali si enunciano in forma non esaustiva come segue:
Tale obbligo grava su tutti i soggetti (amministratori, dipendenti, medici, collaboratori, consulenti esterni, fornitori ecc.) che, nello svolgimento della loro attività, vengano a conoscenza delle suddette violazioni.
Ciascuna segnalazione dovrà essere sufficientemente circostanziata e dovrà evidenziare tutte le informazioni necessarie e sufficienti ad identificare i termini della violazione, al fine di consentire all’Organismo di Vigilanza di attivarsi tempestivamente e in modo efficace nelle attività di indagine.
Le segnalazioni possono pervenire all’Organismo di Vigilanza sia in forma cartacea al seguente indirizzo:
Organismo di Vigilanza della Reverie Fondatori Via Morlupo, 94 Cap.00060 Capena (RM);
o in forma elettronica all’indirizzo di e-mail: direzionereverie@gmail.com e saranno inoltrate immediatamente all’OdV
L’Organismo di Vigilanza dovrà valutare con tempestività le segnalazioni ricevute e gli eventuali provvedimenti che si rendessero necessari. L’eventuale decisione di non dar corso allo svolgimento di indagini interne dovrà essere motivata, documentata e conservata agli atti dell’Organismo stesso.
Compito dell’Organismo di Vigilanza è garantire i segnalanti contro qualsiasi forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione, assicurando anche la riservatezza dell’identità del segnalante, fatti salvi gli obblighi di legge e la tutela dei diritti della Reverie Fondatori o delle persone accusate erroneamente e/o in mala fede; il venir meno a tale obbligo rappresenta una grave violazione del Modello.
Il dipendente potrà anche procedere a segnalazioni in forma anonima. La segnalazione andrà conservata tra gli atti dell’OdV. Tali segnalazioni andranno valutate con tempestività ma l’obbligo di avviare una specifica indagine interna sussisterà solo in caso di molteplici e concordati segnalazioni analoghe.
4.7 REGISTRO DELLE ATTIVITÀ - LIBRO DELLE RIUNIONI DELL’OdV - RACCOLTA E CONSERVAZIONE DELLE INFORMAZIONI
L’Organismo di Vigilanza deve costituire un registro contenente la documentazione delle attività svolte con particolare riferimento alle:
L’Organismo dovrà, inoltre, tenere un libro delle proprie riunioni, ove, per ogni convocazione, dovranno essere riportate le seguenti informazioni:
Ogni informazione, segnalazione, report previsto nel presente Modello (e nei suoi eventuali successivi aggiornamenti) deve essere custodito per un periodo di 10 anni, se nel caso anche in formato elettronico, nell’apposito data base (informatico e/o cartaceo) gestito dall’Organismo,
fermo restando l’osservanza delle disposizioni in materia di riservatezza dei dati personali e i diritti degli interessati al trattamento dei dati.
Viene consentito l’accesso ai verbali delle riunioni dell’OdV ai membri dell’Assemblea.
5- IL SISTEMA DISCIPLINARE
Gli interventi di moral suasion e altre misure disciplinari applicabili ai dipendenti e ai professionisti e collaboratori in caso di violazione delle regole previste dal Modello rende efficiente l’azione svolta dall’Organismo di Vigilanza ed ha come obiettivo quello di garantire l’efficacia del Modello stesso2.
L’applicazione delle misure sanzionatorie, alle quali verrà data ampia diffusione mediante pubblicazione sulla bacheca aziendale per i dipendenti e sul sito internet della Reverie Fondatori e comunque affisso sulle bacheche della stessa, presuppone la violazione del Modello e prescinde dallo svolgimento e dall’esito del procedimento penale eventualmente avviato dall’Autorità Giudiziaria.
La Reverie Fondatori deve procedere ad una graduazione delle sanzioni applicabili, e ciò con riferimento al differente grado di pericolosità e/o gravità che i comportamenti possono presentare rispetto alla commissione dei reati.
In particolare, la tipologia e l’entità della sanzione varieranno in funzione dei seguenti fattori:
2Ai sensi dell’art. 6, comma 2, lett. e) e dell’art. 7, comma 4, lett. b) del D. Lgs. 231/2001, il sistema disciplinare costituisce un requisito essenziale del Modello ai fini di una possibile esclusione della responsabilità amministrativa della società.
Ai sensi del combinato disposto degli artt. 5, lettera b) e 7 del D. Lgs. 231/2001, le sanzioni previste nei successivi paragrafi verranno applicate, a seconda della gravità, nei confronti del personale della Reverie Fondatori che abbia posto in essere illeciti disciplinari derivanti da:
Il presente Modello 231 è parte integrante della normativa della Reverie Fondatori. Eventuali violazioni sostanziali delle singole regole di comportamento contenute nel Modello 231 e delle correlate Procedure operative, costituiscono (a) inadempimento delle obbligazioni derivanti dal rapporto di lavoro, (b) illecito disciplinare, nonché (c) fatto pregiudizievole al riconoscimento di eventuali bonus e/o incentivi e saranno regolate come di seguito specificato.
5.1 MISURE NEI CONFRONTI DEI CONSIGLIERI, DEI SOCI DELLA REVERIE FONDATORI
Nel caso di compimento di reato, anche solo ipotizzato dall’Autorità Giudiziaria, o di violazione del Codice Etico, del Modello e/o delle relative Procedure operative da parte degli Amministratori, l’Organismo di Vigilanza informerà l’Assemblea, la quale provvederà ad assumere le opportune iniziative e provvedimenti, anche ai sensi della vigente normativa societaria.
In caso di gravi violazioni da parte di un consigliere/socio, non giustificate e/o non ratificate, ove possibile, dall’Assemblea, il fatto potrà considerarsi giusta causa per la revoca dello stesso.
Se del caso, la Reverie Fondatori agir&
REVERIE FONDATORI IMPRESA SOCIALE SRL
Psicologia Clinica e Psicoterapia in Comunità Terapeutiche, Centri Diurni e Residenzialità Psichiatriche
CODICE ETICO
edizione 2022
INDICE
PREMESSA
DIREZIONE GENERALE E ORGANI SOCIALI
COLLABORATORI CONSULENTI E DIPENDENTI
REGOLE DI COMPORTAMENTO
POLITICA INFORMATIVA
PREMESSA
Il presente codice etico integra il documento denominato “Regolamento Interno ex protocollo di intesa di tutti coloro che prestano la loro collaborazione professionale nei Presidi della REVERIE” ed è ispirato a criteri di efficienza, efficacia, economicità, qualità, equità e appropriatezza del management clinico, socio-sanitario e amministrativo nel quadro delmassimo rispetto alle norme ed adesione ai principi enunciati nel citato regolamento interno nonché negli Statuti dell’Associazione REVERIE COMUNITA’ 1 e della REVERIE FONDATORI IMPRESA SOCIALE SRL;
Nella consapevolezza che una struttura operativa nel campo della salute mentale viene valutata, oltre che per la qualità dei servizi che è in grado di offrire, anche per la sua componente etica e la sua capacità di produrre valore e in primis creare benessere psichico, tutti i presidi della REVERIE, attraverso questo Codice intendono:
— definire ed affermare i valori ed i principi che informano la propria attività e i rapporti con tutti gli operatori che prestano la loro collaborazione professionale o comunque lavorativa, fornitori, istituzioni e terzi in genere;
— formalizzare l’impegno a comportarsi con lealtà e correttezza;
— indicare ai propri collaboratori i principi di comportamento, i valori e le responsabilità di cui si richiede il puntuale rispetto nel corso della prestazione lavorativa con l’ulteriore consapevolezza che la reputazione è valore fragile che una volta perso è difficile da recuperare.
Al fine di conseguire quanto sopra la REVERIE assicura:
— la massima diffusione e conoscenza del presente codice presso le Direzioni i collaboratori, i consulenti e i dipendenti, subordinati e parasubordinati in tutti i suoi Presidi Sanitari;
— la massima divulgazione del presente codice presso i terzi con cui si intrattengono rapporti e presso tutti coloro che, operando a diverso titolo ed ai vari livelli di responsabilità per il conseguimento degli obiettivi, sono tenuti al rispetto e alla concreta attuazione delle disposizioni qui contenute.
DIREZIONE GENERALE E ORGANI SOCIALI
Tutti gli organi sociali della REVERIE, nella consapevolezza delle proprie responsabilità, si ispirano, nell’esercizio delle proprie funzioni, ai principi contenuti nel presente codice etico, conformando la propria attività a valori di onestà, integrità, lealtà, correttezza, collaborazione rispetto delle persone e delle regole.
La collaborazione tra i direttori clinici e tecnici, sanitari, responsabili amministrativi, e responsabili dei Presidi della REVERIE si basa su un sistema democratico di governo e gestione in cui i diversi ruoli di coordinamento, di indirizzo e verifica dei risultati, vengono continuamente monitorati nelle riunioni degli organi sociali.
Grava su ciascuno dei componenti degli organi, di governo e verifica, la valutazione delle situazioni di conflitto d’interesse o di incompatibilità di funzioni, incarichi e posizioni sia all’esterno così come all’interno delle strutture e dei presidi sanitari della REVERIE
.
Ai componenti degli organi sociali di tutti i presidi sanitari della REVERIE è richiesto:
— un comportamento ispirato ad autonomia e indipendenza nei confronti delle istituzioni pubbliche, i soggetti privati, le Associazioni di Categoria e le Forze politiche;
— un comportamento ispirato ad integrità, lealtà e senso di responsabilità nei confronti dell’istituzione tendente a ricercare una motivazione comune e una collaborazione fra pari e non verticistica
— una partecipazione assidua ed informata;
— la consapevolezza della funzione riconosciuta dagli organi democratici della Reverie;
— la condivisione delle missioni ed obiettivo spirito critico anche nei confronti di se stessi.
Eventuali interviste, dichiarazioni ed ogni intervento in pubblico debbono avvenire in un quadro di stretta coerenza con i principi sopra elencati.
Le informazioni ricevute per ragioni di ufficio sono considerate riservate e ne è vietato ogni uso non connesso all’espletamento delle funzioni istituzionali. Essendo le strutture della REVERIE entità senza fini di lucro, i rappresentanti degli organi sociali, i responsabili delle Direzioni cliniche, tecniche ed amministrative e sanitarie, individualmente e nel complesso delle loro funzioni, rispetto ai riconoscimenti economici, si impegnano a non superare il livello dei compensi e delle remunerazioni previste sul “mercato” della salute mentale per competenze e qualifiche dello stesso livello.
Lo stesso vale per quanto riguarda il riconoscimento dei rischi di gestione, la cui remunerazione è stabilita dalle Assemblee dei soci e va sempre mantenuta al disotto dei valori di mercato riconosciuti per i medesimi livelli gestionali e sociali.
COLLABORATORI CONSULENTI E DIPENDENTI
— ad adottare criteri di merito, di competenza e comunque strettamente professionali per qualunque decisione relativa al rapporto di lavoro con i propri collaboratori; rifugge da discriminazioni nella selezione, formazione, gestione, sviluppo e retribuzione dei collaboratori e del personale, nonché da ogni forma di favoritismo;
Ogni collaboratore, consulente o dipendente della REVERIE:
— orienta il proprio operato a professionalità, trasparenza, correttezza ed onestà, contribuendo in sintonia e armonia con colleghi, responsabili e collaboratori al perseguimento degli obiettivi comuni;
— conforma la propria attività, qualunque sia il livello di responsabilità connesso al ruolo, al più elevato grado di efficienza, attenendosi agli indirizzi operativi impartiti dai suoi organi sociali;
— adegua i propri comportamenti interni ed esterni ai principi ed ai valori di cui al presente codice etico, nella consapevolezza delle responsabilità di cui la Reverie richiede il rispetto nel corso dell’impegno professionale;
— tenendo conto della delicatezza del contesto nel quale si viene ad operare, nel quale il rischio di stigmatizzazione della patologia è sempre presente, considera la riservatezza un principio vitale dell’attività.
REGOLE DI COMPORTAMENTO
VERSO L’ INTERNO
— il perseguimento di interessi personali a detrimento di quelli associativi e/o societari;
— l’adozione di atteggiamenti che possano compromettere l’immagine della REVERIE;
— l’uso di beni sociali e di risorse della REVERIE per scopi personali e/o comunque diversi da quelli propri di ciascuno di essi;
— il consumo inutile o l’impiego non razionale di mezzi e risorse;
— la diffusione a terzi o l’uso a fini privati, o comunque improprio, di informazioni e notizie riguardanti la REVERIE.
È fatto obbligo di evitare le situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interesse con la REVERIE e comunque di comunicare ai responsabili l’insorgere di dette situazioni e l’eventuale possibile valore economico e professionale di tale conflitto al fine di valutarne insieme tutte le implicazioni.
In tutti i suddetti casi è fatto obbligo di astenersi dal partecipare alle relative attività, senza che queste siano state rese note e ne sia stata valutata la compatibilità con lo svolgimento delle loro mansioni.
Nell’adempimento dei rispettivi compiti, dirigenti, consulenti, collaboratori e dipendenti assicurano la parità di trattamento a chiunque venga in contatto con la REVERIE.
È fatto divieto di tenere conto di raccomandazioni o segnalazioni, comunque denominate, in qualunque forma, che possano creare pregiudizio, anche solo morale, agli altri affidati in cura ed a chiunque che, anche non inserito nei Presidi della REVERIE, occasionalmente fruisca dei servizi di cura ed assistenza forniti dalla medesima.
VERSO L’ESTERNO:
Lo svolgimento della funzione di cura secondo il modello dell’Affido Terapeutico che è alla base, dalla fondazione della Reverie, dei requisiti per i quali si sono ottenute le autorizzazioni e gli accreditamenti. L’attività terapeutica nei Presidi deve ricercare:
— la piena soddisfazione dell’utente affidato in cura e beneficiario della prestazione terapeutica offerta;
— la creazione di un solido rapporto con l’affidato ispirato, pur nel rispetto delle funzioni, a principi di parità umana, cortesia, correttezza ed efficienza;
— il mantenimento, da parte di tutti gli operatori coinvolti nello svolgimento del progetto terapeutico, di un atteggiamento professionale, umano, leale e di collaborazione nei riguardi dell’affidato il quale, al centro del progetto, deve, in particolare, essere posto in condizioni di assumere decisioni consapevoli e informate; lo stesso vale anche per i rapporti con i familiari dell’assistito, quando referenti, che debbono essere condotti con la massima trasparenza, consapevolezza, nella conoscenza di tutte le parti in causa e nei limiti stabiliti nel Progetto terapeutico individualizzato.
È vietato prendere impegni o fare promesse in ordine a decisioni o azioni proprie o altrui inerenti il Servizio se ciò possa generare sfiducia nella REVERIE o nella sua indipendenza e responsabilità.
POLITICA INFORMATIVA
Nei rapporti di collaborazione professionale, per il loro mantenimento in essere e per il loro eventuale proseguimento, si terrà primariamente conto del rispetto del codice etico sopra esposto. Nei contratti di collaborazione anche quando non formalizzati è incluso l’obbligo all’osservanza del presente codice che sarà esplicitato e il cui testo scritto sarà consegnato all’atto della formalizzazione dell’incarico.
L’osservanza delle norme del presente codice etico è parte essenziale delle obbligazioni contrattuali dei lavoratori dipendenti e parasubordinati, ai sensi e per gli effetti di cui agli articoli 2104 e 2106 del codice civile.
In ordine alla gestione dei rapporti lavorativi e alla gestione delle eventuali controversie che possono generarsi con i lavoratori dipendenti o parasubordinati la Reverie farà riferimento al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro della ANASTE.
Il rispetto del presente Codice Etico non esime i professionisti che prestano la loro collaborazione professionale nei Presidi della Reverie, dal rispetto del Codice Deontologico previsto dai loro Albi e/o Ordini Professionali.
MODELLO 231
modello di organizzazione, gestione e controllo
ex D. lgs.vo 231/2001