Il concetto originario corretto è “terapia della comunità” o “nella” comunità. Dal punto di vista legale, secondo la vigente normativa sanitaria, la Comunità terapeutica è una tipologia di presidio sanitario residenziale e semiresidenziale extraospedaliero, che utilizza uno spazio abitativo alternativo al ricovero ospedaliero. La terapia di comunità si colloca in un luogo di cura intermedio fra l’istituzione ospedaliera e quello familiare. Di qui deriva che i luoghi di cura collocati nella comunità dei cittadini, e non in ospedali e cliniche psichiatriche, vengano definiti anche “strutture intermedie”.
Secondo la normativa nazionale vigente nelle Comunità terapeutiche vengono erogate prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione. I ricoveri, volontari e obbligatori, per gli stati di crisi e di acuzie devono invece essere fatti nei presidi psichiatrici ospedalieri: Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura e cliniche psichiatriche autorizzate.